giovedì 27 febbraio 2014

Te e Me di Antonio Belsito


Mentre le tue guance si adagiano sul cuscino, i miei occhi si svuotano di me e si riempiono di te.

Sento il palpito della tua armonia, mentre scorri tra le lenzuola disegnate dalla tua melodia.
Un brivido mi sorprende come fosse pioggia ma non scappo perché mi riscalda il tuo sole.
Il magone sorprende entrambi che di rossore diveniamo tela: il mio e il tuo colore.
Ora, cerchiamo gli spazi che ci riempiono di respiro mentre il ritmo incessante diviene ossigeno.
Le mani accarezzano, mentre i nostri orizzonti si ricongiungono in un fremito senza tempo.
Sussurra la vita, mentre intrecci di abbracci ci fondono in un'unica esistenza ansimante.

Ora, si sente l'eternità: un istante.


 (Copyright 2014)
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/racconti/mini-racconti/racconto-206214-1>

venerdì 14 febbraio 2014

C R E S C E R E . . di Antonio Belsito




Lascia esplodere tutto ciò che custodisci nel cuore perché il cuore deve spappolarsi di vita. 
Non temere l'inganno e la fragilità perché t'insegnano le lacrime dell'umanità.
Non temere la diffidenza e l'indifferenza perché, un giorno, ti ri-conosceranno.
Alza gli occhi e punta dritto lo sguardo perché capirai quant'e' grande il mondo e quanto piccolo sei tu.
Ma non sei solo.
Rinverrai altri occhi come i tuoi e il tuo sguardo sarà negli altri sguardi.
Saranno parole.
Dire ciò che si sente e' identità perché la parola e' libertà di essere o non essere cuore, di essere o non essere mente.
Apri la tua mente e lasciala esprimere perché significa che non hai nulla da temere, bensì da dire per interagire. 
E' nell'interazione l'accrescimento.
Non preoccuparti se sia un bene o un male: si può patire uno "schiaffo girati di spalle" ma si può, anche, sentire la carezza di un abbraccio.
Di abbracci e di baci sentine il bisogno; il bacio e l'abbraccio sono la "misura" del tuo affetto. 
Dona il tuo affetto a chi ti dona il suo tempo per accudire il tuo.
Preoccupati di ciò che è giusto e di ciò che è ingiusto.
L'ingiustizia t'insegna la necessità di giustizia. 
La giustizia e' quella bilancia, segnata dai pesi, utile per trovare una "misura", seppur la "misura" deve essere in ognuno di noi.
Il Noi è un divenire dell'Io. Il Noi deve essere una fusione rispettosa dell'Io perché è troppo facile per il Noi condizionare l'Io o per l'Io accaparrarsi il Noi.
Intanto, afferra il tempo, rincorrilo, inseguilo, coglilo, perché è il tuo vissuto .
Il vissuto ti accompagnerà. 
Accoglilo senza rimorsi e senza rimpianti; non temerlo, non rinnegarlo, perché sarà crescita e comprensione. 
Comprenderai che si può esser felici e si può esser tristi. 
Non temere la tristezza perché la tristezza insegna la felicita'. 
La tristezza e' il coraggio della felicita'. 
E' un coraggio che nasce con noi; non si vede e non si sente ma c'è. 
Infatti, ogniqualvolta piangiamo, ci asciughiamo le lacrime e ricominciamo.

(Copyright 2014 - In foto: A. Belsito da bambino)

mercoledì 5 febbraio 2014

"Se mai un giorno" di Antonio Belsito



Se mai un giorno dovessi tornare
nella tua pienezza,
dovessi illuminare nella tua dolcezza,
dovessi sfiorare quel desiderio che sono io..

Se mai un giorno dovessi concederti
al palpito sconosciuto,
schiuderti come una rosa,
divenire petalo..

Se mai un giorno dovessi riscoprire
il chiarore dell’alba
mentre, delicata,  accarezza il tuo volto
o dovessi sentire il soffio soffice del vento
che abbraccia i tuoi capelli..

Se mai un giorno dovessi accorgerti di me
mentre i miei occhi nascosti
guardano te..

Se mai un giorno..

(Copyright 2014)